Sono tre i video in questione. Due dedicati ad Ettore Scola: il backstage de La famiglia e Ettore Scola, un regista con la matita, l’altro Le cinque giornate di Carlo Lizzani, il backstage de Le cinque giornate di Milano di Carlo Lizzani.
La famiglia di Ettore Scola, il set e dintorni
Il backstage è stato girato nel mitico Teatro Cinque di Cinecittà, dove il regista fece ricostruire un appartamento in cui si svolge l’intero film. Un set particolarmente affollato, poiché numerosi furono gli attori che interpretarono le vicende di una famiglia borghese romana attraverso più generazioni: Stefania Sandrelli. Vittorio Gassman, Fanny Ardant, Sergio Castellitto, Carlo e Massimo Dapporto, Ottavia Piccolo, Jo Champa, Andrea Occhipinti, Monica Scattini, Athina Cenci, Paola Panelli e tanti altri. Al tempo, io e Pier Marco De Santi stavamo scrivendo la prima biografia del regista, fino ad allora sottovalutato dalla critica. e fui autorizzato da Scola a girare “alcune immagini” sul set. Le girai con una certa difficoltà, visto la ristrettezza di spazi in cui potevo operare, ma con discrezione e pazienza riuscii a mettere da parte un po’ di materiale. grazie anche alla disponibilità della troupe che mi accolse con grande simpatia. Simpatia e disponibilità che trovai anche da parte degli attori, in particolare di Vittorio Gassman, Carlo Dapporto, Fanny Ardant, Stefania Sandrelli e Ottavia Piccolo, e della costumista Gabriella Pescucci. Girai con una piccola telecamera che non aveva gli standard professionali (per questo il lavoro, pur apprezzato, non fu acquistato dalla Rai che, pure, ne trasmise alcune sequenze in occasione dell’anteprima del film che avvenne a Firenze). Montai poi il film alla Mediateca regionale toscana di Firenze, per volontà di Fernaldo Di Giammatteo, allora presidente dell’istituzione e apprezzato critico cinematografico, e con la preziosa collaborazione di Renzo Micheletti, che con me passò diverse notti in bianco. Per quanto riguarda il contenuto, non ho voluto fare un semplice “dietro le quinte” del film, ma ho cercato di raccontare, assieme alle vicende dei suoi protagonisti, la personalità del grande regista e il suo metodo di lavoro.
Il film è stato presentato al Festival di Locarno in occasione della grande mostra su Ettore Scola e proiettato al Festival della sceneggiatura di Gorizia, dove fu accolto molto bene.
Ettore Scola, un regista con la matita
Oltre che grande sceneggiatore e regista, Scola è stato ed è un bravissimo disegnatore. Con alle spalle una intensa carriera nella celeberrima rivista umoristica Marc’aurelio, sulla quale pubblicò argute e divertenti vignette, curò esilaranti rubriche e scrisse, come l’amico Fellini, anche bellissimi racconti.
Da qui è nata l’idea di raccontare l’autore attraverso i suoi disegni, mostrando come la sua attività di disegnatore si sia trasferita nel cinema, dove i suoi disegni umoristici anticipano personaggi e intere sequenze dei film. Un racconto che ha l’ambizione di svelare il laboratorio creativo dell’autore.
Le cinque giornate di Carlo Lizzani
E’ il backstage de Le cinque giornate di Milano, un film girato per la Rai dal regista romano. Una pellicola storica che ben si attaglia alle corde dell’autore. A darcene le motivazioni è lo stesso regista nell’intervista rilasciata durante le riprese e presente nel film. Anche in questo caso, come nel caso di Scola, ho inteso raccontare il set, ma anche e, soprattutto, la personalità del regista, un vero signore, e il suo metodo di lavoro, dal quale scaturisce la particolare abilità nella direzione degli attori e la grande passione ed energia di un uomo, all’epoca dell’opera, ultraottuagenario.
A parlarci dei personaggi, i protagonisti del film: Fabrizio Gifuni (il medico Giovanni Grimaldo) e Chiara Conti (la contessina Amalia). Il direttore di fotografia Blasco Giurato ci racconta, invece, il suo metodo di lavoro e il rapporto con l’amico-regista. (Rossano Vittori)